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Impingement anca
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Impingement dell'anca (conflitto femoro-acetabolare)

L’impingement dell’anca, chiamato anche conflitto femoro-acetabolare, è un disturbo che colpisce l’articolazione dell’anca, cioè il punto in cui la testa del femore si inserisce nell’acetabolo (la “coppa” dell’osso del bacino).

In una situazione normale, questi due elementi si muovono in modo fluido.  

Nell’impingement, invece, a causa di una forma irregolare del femore o dell’acetabolo (o di entrambi), si crea un attrito anomalo durante i movimenti, soprattutto quando si flette o si ruota l’anca. 

Questo attrito può nel tempo irritare o danneggiare le strutture interne dell’articolazione, come la cartilagine o il labbro acetabolare (una sorta di “guarnizione” che stabilizza l’articolazione). 

I sintomi principali sono dolore nella parte anteriore dell’anca o all’inguine, rigidità articolare, scrosci o blocchi durante i movimenti, soprattutto dopo attività fisica o sforzi prolungati. 

Le cause possono essere congenite (presenti dalla nascita), legate a sport ripetitivi (come danza, calcio, arti marziali), oppure dovute a traumi o a una postura scorretta mantenuta nel tempo e se non trattato, l’impingement può aumentare il rischio di sviluppare artrosi precoce dell’anca. 

La fisioterapia gioca un ruolo fondamentale nella gestione del problema, sia per ridurre i sintomi che per migliorare la funzionalità articolare.  

Il percorso fisioterapico è sempre personalizzato e può includere: 

  • Esercizi di mobilità, per migliorare la flessibilità dell’anca e ridurre la rigidità. 
  • Esercizi di rinforzo muscolare, in particolare per i muscoli del core, dei glutei e delle cosce, per stabilizzare meglio l’articolazione. 
  • Rieducazione posturale, per correggere eventuali squilibri o movimenti scorretti che causano il conflitto. 
  • Terapie manuali, per alleviare il dolore e migliorare l’ampiezza di movimento. 
  • Educazione del paziente. 

In molti casi, grazie alla fisioterapia, è possibile evitare l’intervento chirurgico o prepararsi al meglio in caso esso si renda necessario.  

Un trattamento precoce può migliorare notevolmente la qualità della vita e permettere di tornare alle normali attività quotidiane e sportive senza dolore. 

 

Anna Rebuffo (Fisioterapista)

 

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